giovedì 10 ottobre 2013

10 OTTOBRE 2013: DA 27 ANNI SENZA VOCE PER TE

Erano già tre anni che frequentavamo la Curva Sud del Botteghelle e quando la Viola restò senza tifo organizzato (a metà campionato 1985) cercammo di organizzarci per restituire al palazzetto di Viale Calabria quella bolgia che aveva caratterizzato gli anni precedenti con i Rude Boys, gli Indians, gli Ultras ed il Club Odoardo De Carlo. Così, il 10 OTTOBRE 1986, Antonio e Massimo Mangiola, Nino De Stefano, Paolo Canale e Santo Catalano fondarono i Fedelissimi a cui venne aggiunto il nome di un amico, un ragazzo sfortunato, Massimo Mazzetto. A breve, nel direttivo, si unirono Pasquale Baccillieri, Ettore Mongiovì, Sandro Aragona, Santo Durace, Peppe Serranò e tanti altri. La squadra veniva da un doloroso 13° posto che ci era costato il ritorno in A2 e, l'enorme entusiasmo delle stagioni dall'82 all'85, lasciava spazio al primo passo indietro che ci riportava nella seconda serie nazionale. Il nostro gruppo ha però tenuto duro, crescendo di anno in anno e coinvolgendo un numero sempre maggiore di ragazzi e ragazze in curva (200 tesserati nel 1989). Furono necessarie tre stagioni per riportarci in A1 e gli anni non passarono velocemente ma ci permisero di trovare una nostra posizione nel basket italiano con i gemellaggi con la Fossa dei Leoni (06/12/1987), i Kaos Rieti e la Gioventù Bianconera di Caserta e le "antipatie" nei confronti di Pescara, Forli, Napoli e Montecatini mai visti a Reggio Calabria.
 
festa promozione stagione '88-'89
 
Da quel momento in poi nacque il mito del Botteghelle con telecronache fatte dallo studio perchè la voce dello speaker non si sentiva tanto era il frastuono. La vittoria storica ai play off contro Milano di D'Antoni, McAdoo, Meneghin. La rissa tra giocatori con Napoli sotto la Sud. I 1500 reggini a Caserta, 250 a Montecatini, 800 a Roma. Le curve tutte in piedi perchè seduto non ci entravi. Due file di tifosi su ogni scalone in curva. I lunghissimi viaggi in treno che iniziavano Sabato pomeriggio e finivano Lunedì in tarda mattinata. Il tendone Standa che copriva tutta la sud. Le collette dei giocatori per averci con loro sempre. La penna regalata a Zorzi per invitarlo a rinnovare con noi (lo fece). E tanti, tantissimi ricordi che, ancora oggi, mi emozionano. @VGViolaRC @MangiolaAntonio


La Curva Sud dei Fedelissimi


 
 
Link rassegna stampa
 
 

1089 Reggini a Caserta


2 commenti:

  1. A pensarci mi viene un nodo alla gola. La viola, mio fratello e tutti gli amici della curva sono stati la mia famiglia e la mia salvezza. Abbiamo passato tante giornate belle assieme, uniti da amicizia ed una passione che non si spegne mai. Non é nostalgia, è genuina gioia nel ricordare che invece di essere "tappezzeria urbana" (cif. A.Mangiola), io, mio fratello ed i miei più cari amici abbiamo costruito qualcosa e vissuto un pezzo di storia della nostra città. Noi abbiamo vissuto gli anni gloriosi del basket reggono; abbiamo lasciato il segno e non abbiamo mollato .... Dirigenti e finanziatori sono andati via ma grazie ad Antonio ed i suoi blod a posts su facebook, noi cari amici siamo ancora qua ! No. Smettete mai di ricordare perché quello che simo riusciti a fare assieme nonnsuccede tutti i giorni. Noi e la nostra Viola abbiamo "forzato" il macchinario televisivo italiano e reso impossibile di non parlare, almeno per una volta in positivo, di Reggio Calabria. Parlatene con i vostri figli, non per dimostrare nostalgia, ma per dimostrare come con passione perseveranza si possono raggiungere traguardi immaginabili. Grazie Antonio per unirci ancora una volta.
    Forza Viola

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    1. Pagherei qualsiasi cosa per rivere anche solo una Domenica come quelle!

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